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Emanuele Parrini: The Blessed Prince
L'album ripresenta infatti fedelmente quel che si era potuto ascoltare dal vivo, senza perdere né forza, né comunicativa, grazie alla ricchezza delle composizioni -quattro del leader, tre del contrabbassista Giovanni Maier -e della straordinaria vena dei quattro interpreti, perfettamente affiatati nel produrre una musica complessa ma godibile, libera ma drammaturgicamente lucida e coerente, incentrata su un suono che da individuale si fa collettivo.
Il disco è intitolato e dedicato ad Amiri Baraka, che aveva suonato con Parrini nel Dinamitri Jazz Folklore (ed è uscito un CD che lo documenta), essendo il suo cuore la suite eponima, in tre parti (anche se, curiosamente, la terza è staccata dalle altre due), che ha anche un'unità tematica che la differenzia dal resto del disco -peraltro stilisticamente assai coerente.
Infatti, fin dal primo brano -"Disk Dosk," di Maier -il lavoro si sviluppa lungo una molteplicità di linee che si incrociano: quelle "portanti" del contrabbasso, che resterà protagonista per tutto il lavoro con Maier che vi offre una prestazione davvero spettacolare; quelle del violino del leader, libere e drammaticamente espressive; quelle del sax contralto di Dimitri Grechi Espinoza, ora altrettanto libere, ora invece liriche, ma sempre comunicativamente molto efficaci. Il brano, molto bello, alterna intensità dinamica collettiva a momenti più riflessivi -splendido il solo del contrabbasso -e ha una mirabile compiutezza. Dopo un brano più sospeso, sempre di Maier, inizia la suite "The Blessed Prince," a firma di Parrini, la prima parte della quale si avvia sommessamente in modo corale per poi impennarsi con un tema teso che dà il via a improvvisazioni molto coinvolgenti. Un lungo solo di contrabbasso segna l'inizio della seconda parte, invece tutta su dinamiche moderate e condotta dal gruppo quasi sempre frammentato. La terza parte -che arriva dopo "San Frediano," brano di Maierriprende inizialmente la frammentarietà con un duetto tra Parrini ed Espinoza, poi si riapre su scenari collettivi più veloci e dinamicamente intensi, dalla forte libertà espressiva che richiama il clima anni Settanta caro a Parrini, dove eccelle la batteria di Andrea Melani, autore anche di un pregevole assolo. Il disco si chiude con un blues di Parrini, che unisce complessità e lirismo, scandito di nuovo da un magistrale Maier al contrabbasso e reso imprevedibile dalle corde del violino di Parrini.
Un disco davvero notevole, complesso e coinvolgente, a suo modo classico ma freschissimo, suonato in modo splendido. Da mettere senz'altro nella rosa delle cose migliori del 2016, non solo italiane.
Track Listing
Disk Dosk; Transizioni morbide; The Blessed Prince - 1st movement; The Blessed Prince - 2nd movement; San Frediano; The Blessed Prince - 3rd movement; Blues P #3.
Personnel
Emanuele Parrini
violinEmanuele Parrini: violino; Dimitri Grechi Espinoza: sax (contralto); Giovanni Maier: contrabbasso; Andrea Melani: batteria.
Album information
Title: The Blessed Prince | Year Released: 2016 | Record Label: Long Song Records
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